Teatro

STAGIONE 2013-2014 ALLA SCALA

STAGIONE 2013-2014 ALLA SCALA

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Giuliano Pisapia ha sottolineato di essere nel ruolo per statuto ma di esserlo con grande orgoglio e massimo impegno, sostenendo che la Scala resta al top del mondo della lirica anche in un momento di difficoltà. Ha ringraziato gli artisti e i lavoratori che porteranno all'eccellenza anche nella prossima stagione che rappresenterà l'italianità dopo il bicentenario Verdi-Wagner della presente stagione, ricordando le coproduzioni che arricchiscono i teatri coinvolti e la scuola di ballo milanese che compie 200 anni.
Il Sovrintendente Stéphane Lissner, alla sua nona stagione scaligera, ha iniziato riferendo che il programma artistico è al servizio dei cittadini e reso possibile grazie al contributo degli sponsor e dei lavoratori. Secondo Lissner la stagione 2013-14 è una stagione di sintesi che si snoda per temi e cicli e precede quella 2014-15 che invece sarà in sintonia con lo spirito dell'Expo. Sette titoli su dieci sono di autori italiani, Giuseppe Verdi è ancora in posizione dominante con tre opere popolari. Ogni cartellone ha bisogno di “eventi” e questo ne ha molti. A cominciare dalla Traviata inaugurale con Diana Damrau che debutta e Daniele Gatti che torna a dirigere alla Scala. Evento è il “ciclo Strauss” per i 150 anni dalla nascita, proposto nei concerti anche con tre prime esecuzioni e la nuova Elektra diretta da Esa-Pekka Salonen che viene “costruita” a Milano per poi partire per Aix en Provence, New York City, Berlino, Barcellona, Helsinki. Evento è il nuovo ciclo Pollini. Saranno a Milano grandi direttori, grandi cantanti, grandi registi. Dieci titoli invece che tredici a causa dei problemi economici. Qui Lissner ha difeso il ruolo del teatro pubblico e come lo intende lui, nell'ottica di uno Stato che riconosce e tutela il valore culturale e storico della lirica, anche come promozione turistica.
Il direttore musicale Daniel Barenboim ha concentrato il suo intervento sulla poca flessibilità che blocca la programmazione in attesa della nomina del nuovo Sovrintendente, lasciando Milano in ritardo rispetto alle altre città europee e sul ribadire che la difesa dell'italianità non deve essere un limite: il valore delle persone si misura non dal loro certificato di nascita. Ha poi dato spazio al Ring che sarà rappresentato in giugno in due cicli consecutivi.


Ecco in sintesi la nuova stagione scaligera.  Apertura il 7 dicembre (anteprima riservata ai giovani il 4) con La traviata di Giuseppe Verdi, nuova produzione con la regia di Dmitri Tcherniakov e la direzione di Daniele Gatti; 8 recite fino al 3 gennaio. A seguire la Cavalleria Rusticana di Mascagni nell'allestimento scaligero di Mario Martone con la direzione di Daniel Harding, abbinata in modo inedito con due balletti di argomento floreale: Le spectre de la rose (coreografia Michail Fokin su musica di Carlo Maria von Weber) e La rose malade (coreografia di Roland Petit su musica di Gustav Mahler); 9 recite dal 12 gennaio al 9 febbraio. 9 recite, tutte nel mese di febbraio, anche per Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti, una produzione del MET con la regia di Mary Zimmerman e la direzione di Pier Giorgio Morandi; nei ruoli principali si alternano Fabio Capitanucci e Massimo Cavalletti, Albina Shagimuratova e Jessica Pratt, Vittorio Grigolo e Piero Pretti, insieme a Juan Francisco Gatell. Il trovatore di Giuseppe Verdi, nella produzione scaligera di Hugo De Ana, sarà ripreso dal 15 febbraio al 7 marzo per 9 recite con la direzione di Daniele Rustioni e Leo Nucci, Luciana D'Intino e Maria Agresta nel cast. Le recite del Trovatore si alternato a quelle della Fidanzata dello zar di Nikolaj Rimskij-Korsakov, diretto da Daniel Barenboim e messo in scena da Dmitri Tcherniakov in una nuova coproduzione con Berlino. I monumentali Troyens di Hector Berlioz saranno in scena ad aprile per 6 recite con inizio alle 17,30 vista la durata colossale del grand-opéra che vede la regia di Daniel McVicar, la direzione di Antonio Pappano e un cast stellare con, tra gli altri numerosi, Gregory Kunde, Fabio Capitanucci, Anna Caterina Antonacci, Daniela Barcellona e Paolo Fanale, una grande coproduzione internazionale con Londra, San Francisco e Vienna. A seguire l'Elekra di Richard Strauss, direttore Esa-Pekka Salonen e regista Patrice Chéreau, ricordata sopra (6 recite dal 18 maggio al 10 giugno), nel cast svettano Waltraud Meier, Evelyn Herlitzius, Adrianne Pieczonka e René Pape. L'estate porta il respiro di Mozart e Rossini: Così fan tutte (11 recite tra giugno e luglio) vede sul podio Daniel Barenboim e Karl-Heinz Steffens, la regia di Claus Guth e un cast di specialisti; Le Comte Ory  (8 recite tutte a luglio) vede sul palco Donato Renzetti, la regia di Laurent Pelly e anche qui un cast di specialisti. Chiude la stagione dopo le ferie Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi, 9 recite novembrine del capolavoro diretto da Daniel Barenboim e Stefano Ranzani nell'allestimento scaligero di Federico Tiezzi con protagonista Leo Nucci in alternanza a Placido Domingo.
Ai sei titoli di balletto tradizionali si aggiungono i due uniti alla Cavalleria Rusticana: Il lago dei cigni, Romeo e Giulietta, Don Chisciotte, Jewels e Serata Petit, oltre l'apertura riservata alla Serata Ratmansky.
La stagione sinfonica vede direttori di grande prestigio: Georges Pretre, Daniel Harding, Susanna Malkki, Antonio Pappano, Esa-Pekka Salonen, Philippe Jordan, Riccardo Chailly, Fabio Luisi, Valery Gergiev e lo stesso Barenboim in programmi che comprendono anche prime esecuzioni assolute di commissioni scaligere.
Infine a settembre la turnè in Giappone che vede impegnate quasi cinquecento persone.
Formule e prezzi di abbonamento restano gli stessi. Maggiori informazioni sul sito del teatro alla Scala.